Ricordi.l

é il 24 dicembre vigilia di natale: questa mattina, al risveglio ho provato una bella senzazionem, mi son detto: wow, è il 24 dicembre vigilia di natale; ogni anno la speranza si rinnova, il 25 dicembre è nato Gesù, ma il natale è una festa di speranza anche per i non credenti.

Questa, del 24 dicembre, vigilia di natale, è una bella giornata perchè scambiandoci gli auguri di buon natale, la luce della speranza è nell'aria e nell'etere, è una luce potente e bellissima capace di illuninare i cuori; e soprattutto, questi, sono giorni che, salvo in situazioni particolari, non si devono trascorrere da soli, perchè è natale, e non è vero che sono giorni come gli altri, natale è natale, come capodanno è capodanno, basta anche una persona di compagnia, che è festa, trascorrere queste giornate da soli può fare tanto male, l'abbiamo sperimentato in modo particolare durante la pandemia; lì aimè eravamo costretti a stare da soli, il covid poi ha reso tutto ancora più difficile; perchè nessuno è isola e tutti abbiamo bisogno di qualcuno e troppo spesso non è un bisogno materiale.

Io il natale l'ho sempre trascorso più o meno in compagnia, poi, insieme a moglie e figlia, il natale è diventato bellissimo già di per sè, però ciò non toglie che mi avrebbe fatto piecere trascorrerlo ad esempio, con i miei nipoti, i miei cognati, e lo stesso vale per l'ultimo dell'anno, ma io sono già felice perchè questo natale lo trascorrerò con la mia famiglia, mia moglie, mia figlia e mio genero; su vari social, ho letto e sentito video di persone, che per vari motivi, sono costretti a trascorrere queste giornate da soli, (problemi economici e logistici); e questo non è giusto, in una società tecnologizzata, globalizzata non è giusto, perchè la tecnologia deve unire le persone, non dividerle.

Una cosa mi colpisce sempre di questi giorni: riaffiorano ricordi di persone, giornate, momenti di vita vissuta; questa mattina ad esempio, mi è tornata in mente dopo molto tempo, una persona che io ho incontrato quando studiavo pianoforte nel 1980; ebbene, in uno di quei pomeriggi, terminata la mia lezione di pianoforte, è arrivata una signorina credo fosse, la mia insegnante di pianoforte, (non vedente), mi ha presentato questa studentessa che di lì a poco avrebbe dato l'esame di diploma di pianoforte, ricordo che si è rivelato un'incontro particolare e divertente, io riconoscevo le note musicali a orecchio ascoltandole, lei, la studentessa diplomanda, sorpresa, mi ha fatto i complimenti, poi, le ho cantato al pianoforte una canzone di Angelo Branduardi; è stato quello un bel momento, quando si dice, la musica unisce.

Mi piacerebbe salutare di nuovo la pianista, in spirito di amicizia.

A volte, succedono cose incredibili, e il più delle volte senza volerlo, e come in questo caso, si rivelano bei momenti di umanità, spiritualità, condivisione. e proprio in questi giorni delle feste, proprio grazie ad esse, tornano alla mente questi ricordi che fanno sorridere.

Tutto questo è vita. 

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