Il caffè di questa mattina.
Prima di scrivere questo articolo ho preferito prendere un caffè insieme alla mia signora, per melgio ricaricarmi di energie.
Non posso non condividere una riflessione che mi viene dal cuore; una riflessione dettata da una follia che è ocminciata da quando è iniziata la guerra in Ucraina, e che a dispetto delle notizie ufficili ha sempre più preso piede, una situazione in un contesto, quello italiano, assai complesso che non fa pensare a niente di buono, fino a quando, nel pomeriggio precedente, (23 settembre) mentre ascoltavo tik tok, sono stato colto di sorpresa da una notizia che per un attimo mi ha seriamente preoccupato, è noto che, le notizie volano e si fa a gara a chi la dice più grossa, in tv, nelle radio e soprattutto su i social e in particolare su Tik Tok; e mentre il mondo è ferito da molte guerre, è in atto una guerra altrettanto pericolosa, quella mediatica, terrorismo mediatico lo chiamano, infatti, pare che, il 3 novembre del 2025 scoppierà la terza guerra mondiale che, pare, e lo dico sempre con il beneficio del dubbio che in questi casi è d'obbligo, pare, al dire di un esperto di pòolitiche militari o presunto, pare sarà una guerra che durerà cinque giorni con la Nato che ne uscirà socnfitta, distrutta.
e cosa ancora più sconcertante che ho ascoltato su tik Tok, il Presidente del Consiglio durante un viaggio in Spagna avrebbe dichiarato che, l'Italia si è ripresa e che è aumentata l'occupazione, ossia, più posti di lalvoro; e quindi? Io non ho più parole, tutto ciò è semplicemente pericolosamente folle, vergognoso, tutto questo rincorrersi di notizie più presunte che vere, da sempre, io prendo le notizie con le pinze già da i canali ufficiali, ma quest'anno ho imparato a diffidare soprattutto delle notizie postate su i social, penso che, le notizie si dovrebbe lasciare che le diano le fonti ufficiali, da quando si messaggia, si chatta, si posta quà e là, siamo diventati tutti scrittori, poeti, giornalisti, moralisti, opinionisti, ma per favore; perchè, come dico sempre, il problema non è la tecnologia ma è la testa.
E allora, finchè si può, torniamo con i piedi per terra, informiamoci da fonti ufficiali e attendibili, ragioniamo su ciò che sentiamo, perchè altrimenti, il baratro arriverà prima del tempo, poi srà troppo tardi dire, se sapevo.
Stiamo perdendo anzi, abbiamo già perso il lume della ragione, e poi, con tutto il rispetto parlando, ci sono i veggenti presunti, quelli veri ci sono ma questa è tutta un'altra storia; e io che ho imparato a vedere oltre, come sempre vado avanti giorno per giorno, vivendo il prsente e cercando di viverlo bene e per il bene.
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