Il caffè di questa mattina.

È il 15 maggio 2025: fra le altre, in questa settimana ho iniziato a leggere un libro su i Beatles e i Rolling Stones; due gruppi musicali che, in modo diverso uno dall'altro, non solo hanno fatto la storia della musica ma hanno cambiato la vita di tutti noi; i Beatles o i Rolling Stones? È quasi impossibile rispondere a questa domanda, l'uno è concatenato all'altro, infatti prima i Beatles poi i Rolling Stones; due modi diversi di concepire la musica ma, entrambi ci hanno regalato brani memorabili con la differenza che, i Rolling Stones avrebbero continuato a suonare per molto tempo, i Beatles invece, avrebbero suonato solo per un decennio ma con brani senza tempo immortali. Chi è cresciuto negli anni 60 è stato baciato dalla fortuna, chi come me, avrebbe conosciuto negli anni successivi la musica e la storia di questi due gruppi, è un qualcosa di fantastico, infatti alcune delle canzoni di entrambi i gruppi non solo mi sarebbero piaciute ma, mi avrebbero accompagnato nella vita.

In momenti particolari della mia vita, le canzoni dei Beatles e dei Rolling Stone, mi hanno fatto compagnia, mi hanno fatto ballare, sognare, sorridere; alcune delle canzoni di entrambi i gruppi ne ho creato delle cover musicali; altre le ho dedicate a mia moglie, altre invece mi hanno accompagnato nella vita e mi sono sempre chiesto: com'era Bergamo, la mia città ai tempi dei Beatles e i Rolling Stones, che impatto ha avuto la loro musica nella mia città, fra la gente, nei locali, nella vita di tutti i giorni?

Io parto sempre da un concetto basilare, al di là dei gusti, la musica è prima di tutto un'arte senza confini ne tempo, se non fossero nati i Beatles e i Rolling Stones, non sarebbe stata inventata tutta la musica degli anni successivi; per quanto riguarda l'Italia che è definito in tutto il mondo il paese della cultura e del bel canto, c'è un modo di concepire la musica leggermente distorto; eppure l'Italia ha musicisti cantanti e gruppi musicali di fama internazionale, purtroppo però c'è sempre stata la concezione per cui, se vuoi fare musica in Italia devi a forza di cose arrivare, e in Italia, arrivare significa necessariamente andare a Sanremo fare dischi o partecipare a concorsi vari; e se non fai dischi, non sei nessuno.

Tutti coloro che fanno musica nei locali, o ai matrimoni, vengono considerati oh dei falliti, o degli artisti di serie b; sbagliato, specialmente nella globalizzazione con la tecnologia di oggi; sbagliato, perchè molto, troppo spesso ci si dimentica che, tutti coloro che fanno ho hanno fatto musica per arrivare al successo, si mantengono e si guadagnano da vivere anche grazie proprio a quelle che pur non andando a Sanremo necessariamente fanno musica per il piacere di suonare, nei locali, e ai matrimoni o nelle feste; (S I A E).

Ai tempi dei Beatles e dei Rolling Stones, in Italia è accaduta una cosa straordinaria: dopo i mitici anni 60, negli anni 70 nasceva quella che veniva definita l'altra musica che, in realtà è la musica italiana che ha portato l'Italia nel mondo; ma tornando a me, io ad esempio, faccio musica non per divertimento ma, per gioia di vivere; per me fare musica significa parlare alla gente nella vita quotidiana, stare fra la gente, perchè la mia vita è già un successo ed'è bella così com'è; in questo senso, due grandi della musica hanno dato una grande lezione di vita e di arte, lucio Battisti e Mina; persone che, ad un certo punto hanno preferito pensare solo a fare musica dischi ma senza andare in tv, sono scelte che vanno rispettate, come vanno rispettati tutti coloro che fanno musica per vivere o per il piacere di fare musica o come me, per gioia di vivere. 

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