Un sabato di festa.
sabato, 15 febbraio 2025 é la mattina di questo sabato di febbraio: questa per me, sarà una bella giornata: al mattino, lettura di qualche pagina del libro su Fabrizio De Andre, un pò di musica, e poi la prima colazione fuori insieme a Maria Grazia; per noi, il momento della prima colazione è sempre bello, a casa e fuorii, l'importante è essere insieme. Nel pomeriggio, musica ascoltata e suonata, e poi la serata: pizza preparata da mia moglie e ultima serata del festival di Sanremo; poi la notte.
Fantastico, una bella giornata, un weekend coi fiocchi; io sono felice.
Febbraio sta passando in fretta; per certi versi mi fa piecere, infatti, Marzo, potrebbe riservarmi qualche bella sorpresa.
Io sono felice perchè in serata Maria Grazia farà la pizza e c'è l'ultima serata del festival di Sanremo; la pizza, Maria Grazia, la preparerà a piedi scalzi, dolcissima, fascinosa, affascinante e bellissima la mia signora.
Ogni giorno insieme a Maria Grazia è un dono, è un nuovo giorno insieme, già per questo io sono felice.
C'è chi pensa, che la felicità sia materiale, ciò che è materiale, può rendere contenti, non felici, la felicità è tutt'altro; i soldi, una bella macchina, uno smartphone o iphone all'avanguardia può rendere contenti, nel mio caso, la felicità deriva dal fatto che, questi strumenti mi rendono autonomo come tutti gli altri, ma, la felicità è interiore, è dentro di noi.
I soldi non danno la felicità, possono aiutare a vivere meglio, io non sono attaccato al denaro, però posso dire in base alla mia esperienza che, il denaro non mi ha reso felice anzi al contrario, nel mio piccolo, mi ha dato qualche dispiacere; tanti mi dicono: non vedo l'ora di diventare ricco, e io solitamente rispondo: io sono già ricco, sono ricco perchè la mia vita è bella così com'è, le cose sono cose restano cose, l'oggetto in sè, a me non dà niente, è il fine dello stesso che può rendermi felice, il computer, lo smartphone, mi rendono contento e felice perchè posso comunicare con il mondo esterno in totale autonomia come tutti gli altri; la tecnologia per una persona con disabilità, non è un lusso o uno sfizio ma bensì una necessità, specialmente nel mondo di oggi dove l'autonomia delle persone in generale ruota tutto attorno alla tecnologia.
Io sono felice perchè con il computer posso scrivere, leggere libri giornali ecc., posso comunicare, posso conservare dati, musica, in piena autonomia, il mio portatile, ha valore per ciò che io salvo, dati, documenti, musica ecc. del resto, originariamente, il computer è stato concepito per questo.
Un'altro esempio pratico: un'hardysc esterno a cosa serve? Serve per salvare tutti i dati che nel tempo si sono salvati nel computer, il mio, è un'hardysc bellissimo perchè, oltre a documenti, dati vari, c'è tanta musica e tutte le registrazioni in esterna in digitale mp3 che ho realizzato in più di dieci anni di vita vissuta; ho immortalato momenti, giornate e periodi di vita vissuta, è semplicemente fantastico.
Io non sopporto il moralismo e i moralisti veri o presunti che siano: non è vero, che siamo condizionati dalla tecnologia, siamo noi, che molto spesso la usiamo nel modo sbagliato, a tal proposito, il maestro Franco Battiato diceva: La tecnologia è un dono..
Da bambino, avevo un piccolo registratore a cassetta, io ero felice perchè, potevo ascoltare la musica, registrare, e passavo ore e ore a ballare nel mio salotto la dance anni 80, ero felice; quando il mio padrino e madrina di Cresima mi hanno regalato il mio primo impianto stereo, ero così felice perchè, ascoltare e ballare la musica in stereofonia, mi faceva sentire sulla luna, ero felice; tutto questo è vita.
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