Racconto.
7 ottobre 1987 7 ottobre 1988.
Correva l'anno 1987, nel vivo di un'anno per me bellissimo, il 13 settembre un brutto incidente mi ha fermato di colpo, compresi i ritmi vertiginosi di quel periodo. Risultato? Frattura scomposta dello scafoide carpo della mano destra; 42 giorni di gesso. Questo avrebbe voluto dire non potere suonare il pianoforte con la conseguente interruzioni degli studi e della mia attività musicale. Così mi sono trovato a riposo, ma non mi sono abbattuto anzi, cercavo di vivere al meglio questo tempo di riposo in cui all'improvviso mi ero venuto a trovare. L'incidente oltre alla frattura della mano destra, ha causato escoreazioni alla faccia e un dente rotto. Un giorno, mia madre mi ha portato dal dentista, era il 7 ottobre 1987, una signora, dottoressa gentilissima ho incontrato, ebbene, ho capito che si trattava di un angelo; così ho composto per lei a tavolino due brani musicali. Il tempo passa, dopo 42 giortni dall'incidente ho tolto il gesso, tutto bene per fortuna, la mano era guarita; dopo un periodo di fisioterapia ho ripreso a suonare il pianoforte e gli studi musicali; stavo preparando l'esame di quinto anno di pianoforte.
Con la ripresa degli studi ho ripreso anche la mia attività musicale, infatti da qualche mese avevo iniziato un percorso dal titolo Arte e vita, o vita e arte, percorso che avrei proseguito nella vita. Vita e arte è proprio la musica che mi avrebbe accompagnato nella vita quotidiana, infatti, il 29 maggio del 1987 il mio motto è: musica per gioia di vivere; ma non tutti avrebbero capito subito il senso del mio motto; infatti, l'inizio non è stato facile, tanto che, il mio comporre i due brani musicali a tavolino, dedicati alla signora dottoressa, sarebbero stati fraintesi per una cotta per questa gentile signora, ma, come sempre, sono andato avanti per la mia strada, nonostante l'incidente, il 1987 sarebbe stato un'anno bellissimo; infatti l'ho terminato in bellezza.
é iniziato il 1988, mentre proseguivo gli studi, componevo musica, e, in realtà, la signora dottoressa mi avrebbe non solo ispirato due brani musicali, ma mi avrebbe incoraggiato, mi avrebbe dato quella piccola spinta in più per riprendere i miei ritmi. Il 1988 mi avrebbe riservato sorprese molto belle e gratificanti, sorprese che però richiedevano impegno e sacrificio: da un lato, ero in tenzione per gli studi di pianoforte, dall'altro, dopo una serata trionfale per un'esibizione teatrale per L'AIDO, venivo contattato per diverse manifestazioni, ed per un ciclo di trasmissioni su Bergamo tv a cui ho avuto l'oore di partecipare; bellissima esperienza di vita ma quanta sofferenza, ero nell'occhio del ciclone, tutti da me si aspettavano il meglio, l'insegnante di pianoforte, e tutti coloro che già ai tempi mi seguivano; dare sempre il massimo non è cosa facile, fortuna che all'epoca non c'erano i social. Per un'intera stagione, una volta alla settimana prendevo parte alla trasmissione Babilonia su Bergamo tv, trasmissione di intrattenimento pomeridiano condotta dalla bravissima e gentilissima Francesca Manenti; ogni settimana preparavo due tre canzoni che avrei sunato e cantato dal vivo al pianoforte; bellissimo, ma molto pesante per me all'epoca sentirmi le telecamere puntate adedosso, avevo 18 anni, erano le mie prime esibizioni ufficiali in pubblico, infatti, chiedevo di non essere intervistato e che tutto quello che avrei detto lo avrei fatto con la musica. Il caso avrebbe voluto che, la trasmissione Babilonia o meglio io, andavo in studio una volta alla settimana lo stesso giorno un cui al mattino avevo la lezione di pianoforte; mi chiedo: come ho fatto all'epoca a sostenere questi ritmi così alti e vertiginosi? la mia gioia di vivere, il mio coraggio la mia tenacia mi hanno fatto affrontare tutto ciò, ma il bello doveva ancora venire. Terminato il ciclo televisivo, mi avrebbero comunicato che avrei sostenuto l'esame di quinto anno di pianoforte nell'autunno dello stesso anno e che quindi, avrei studiato l'intera estate. Questa situazione mi avrebbe fatto molto arrabbiare, ma ho proseguito nel mio cammino, il 29 maggio 1988 avrei festeggiato il mio diciannovesimo compleanno, l'estate si sarebbe rivelato molto pesante non solo per il caldo: studiavo per l'esame di quinto e mi esibivo in villaggi estivi in montagna nella bergamasca per i turisti; anche questa, bellissima esperienza artistica e di vita ma, quanta sofferenza, in quel periodo, nonostante vivessi un'altro anno fantastico, non avevo voglia di sorridere, e molti mi chniedevano il perchè. Il tempo passa, nonostante tutto, l'estate e l'autunno 1988 mi hanno regalato momenti belli per ritrovare energia, e poi è arrivato il fatidico giorno dell'esame di quinto anno di pianoforte, esame liceale perchnè lo davo al Liceo musicale Gaetano Donizzetti di Bergamo Alta, e notare bene, io mi presentavo al liceo musicale da esterno, l'esame è andato bene, l'ho superato, Promosso, e della gentile signora dentista che ne è stato? Guarda cado, in che giorno avrei sostenuto l'esame di quinto anno di pianoforte? Il 7 ottobre 1988, un'anno dopo aver incontrato l'angelo, la gentile signora dottoressa di cui, non avrei preso una cotta, ma che umanamente mi è stata vicina infatti, durante l'esame, mentre eseguivo con il cuore in gola la serenata id Martucci, per meglio suonare questo pezzo, pensavo proprio alla signora. Al termine dell'esame, il presidente della comissione, (grande concertista), mi ha chiesto se, mentre eseguivo la serenata mi ero ispirato a qualcuno: sì rispondo io, alla signora, lui mi ha stretto la mano e mi ha detto, che per come ho suonato la serenata, avrebbe dovuto darmi un bel 10 ma che non avrebbe potuto in quanto la commissione d'esame ha con grande dispiacere, capito che, l'insegnante, non mi avrebbe fatto studiare nel modo più adeguato in base alle mie capacità e grande passione che ho per la musica. é stata una grande vittoria per me, voto a parte, il ricevere elogi da grandi musicisti professionisti, grandi concertisti, e comunque, il risultato è che avrei saltato di felicità per una grande vittoria di vita vissuta, esame che, ho affrontato dopo aver studiato un intero programma di pianoforte a memoria, e non era scontato che mi avrebbero promosso soprattutto perchè mi presentavo all'esame da esterno, ma, la commissione ha premiato il mio impegno e la mia grande passione per la musica, bacchettando la mia insegnante. Finalmente, dopo tutte queste fatiche, mi sono preso un bel periodo di vacanza e riposo.
La domanda è una: come ho fatto ad affrontare, sopportare tutta questa tenzione? La vita è bella perchè nella vita tutto serve.
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