Le estati di Marco.

cap9.

Correva l'anno 1988, anno intenso e ricco di emozioni per me. L'estate 88 la ricordo come l'estate nera, già perchè gli uici momenti di svago in questa estate, li ho avuti quando andavo a cantare per i turisti in montagna nella bergamasca, e poi tre giorni trascorsi a Sondalo in montagna con i miei. Per capire cosa mi è successo nel 1988, devo iniziare il mio racconto dal 13 settembre 87, e cosa è successo il 13 settembre del 1987?

è successo che mi trovavo in una cascina in campagna insieme a i miei e zii Franca e Alviero; quella domenica matitna, ispirato dalle egesta dei mondiali di atletica leggera seguiti qualche giorno prima alla tv, mi è venuta la felice idea di provare a battere il record del grande Pietro Mennea; io conoscevo bene i prati della cascina ed'è questo ilguaio, la troppa sicurezza, così ho avviato il cronometro del mio orologio da pòolso e ho iniziato la mia lunga corsa, E corri e corri, vado a dare una forte testata contro l'unico spigolo che c'era in tutta la cascina, un botto, un tonfo e qui non ricordo più nulla. Mi sarei, per così dire risvegliato in ospedale qualche ora dopo, con il lato siistro della faccia scorticato, un dente rotto e il polso destro dolorante; dopo qualche ora venivo medicato e dimesso.

L'indomani mattina, mi avrebbero ingessato la mano destra per la frattura dello scafoide, mi cadeva il mondo addosso, gli stufdi musicali erano compromessi, iniziavo un lungo periodo di riposo, 42 giorni di gesso, ma, anche in questi momenti non ho perso la voglia di sorridere, ne ho approfittato per godermi questo periodo di riposo, non potevo suonare, e allora, un bel giorno mi sono messo alla tastiera e con la mano siistra suonavo sopra delle canzoni di Riccardo Fogli.

Mentre mi godevo i 42 giorni di gesso in completo relax, mia madre, mi ha portato dal dentista per sistemare il dente rotto, qui ho incontrato un angelo, la signora Maria Chiara, la dottoressa che, non solo mi ha rimesso apposto il dente rotto, ma mi ha ispirato due brani musicali che ho composto a tavolino.

Ebbene, da quel 7 ottobre 1987 mi è successo di tutto e di più, all'epoca, i miei per primi, non sapòevano ancora che, io componevo musica dedicata, in spirito di amicizia, quindi, quando io ho accennato in un mio scritto, che avevo composto due brani musicali ispirati dalla gentile signora dottoressa Maria Chiara, tutti, amici, parenti, conoscenti, pensavano che mi fossi preso una cotta per questa signora, una cotta, io? Ho fatto silenzio, pòoche parole e più fatti, tutto è scemato quando, due mesi dopo, ho battuto a macchina una lettera inviata tramite mia madre alla gentile signora dottoressa, una olettera in spirito di amicizia; da quel momento, pian piano tutti avrebbero capito che, dedicare un brano musicale in spirito di amicizia ad una signora gentile, non significa necessariamente infatuarsi di lei, ne prendersi una cotta, cieco non deficente.

La verità è che, la gentile signora angelo, per un anno sarebbe divenuta energia pèositiva per me, ispirazione musicale, lei ha saputo dei brani che le ho dedicato, ma non li avrebbe mai ascoltati.

Nel 1988, ho trascorso un anno bellissimo ma sofferto, ho suonato in tv, in teatri, ma, poi è arrivata l'estate nera, infatti, ho studiato tutta l'estate per l'esame di quinto anno di pianoforte, esame che ho dato guarda cado, il 7 ottobre 1988; promosso, grande vittoria di vita.

Io non volevo dare quell'esame in autunno, avrei voluto prepararmi con più calma per l'anno dopo, così, superato un esame sudato, mi sono prima, preso un periodo di riposo, e a dicembre 88, mio padre mi ha fatto una bella sorpresa: le festività natalizie in Sicilia, non c'era modo migliore per chiudere un anno sofferto in bellezza.

Avevo 19 anni, ho affrontato, in silenzio tante emozioni insieme, gli studi, la preparazione per l'esame di quinto, le esibizioni canore quà e là, e una stagione alla tv di Bergamo dove, una volta alla settimana tornavo a suonare e cantare dal vivo, pianoforte e voce; attorno a me sentivo una tenzione che, a 19 anni non è semplice gstire, ma la mia determinazione, il mio coraggio, la mia gioia di vivere, hanno fatto in modo che, anche questa, diventasse per me una scuola di vita; infatti, nonostante tutto il 1988 è stato un'anno bellissimo. 

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