Le estati di Marco.

    cap4.

Correva l'anno 1981, quando, lasciato alle spalle un periodo travagliato mi accingevo a vivere questa estate; così, il 17 giugno insieme a i miei, saremmo partiti in treno per le vacanze estive in Siciia, e che vacanze estive si sarebbero rivelate; tornavo in Sicilia due anni dopo, ma ho ritrovato l'energia positiva di due anni prima; ancora una volta, avrei trascorso bellissime giornate al mare, in campagna, e cene fantastiche da i parenti; pizzate e qualche mangiata al ristorante, ma mentre i giorni passavano felici, ai facevano sempre più interessanti, le giornate erano ricche e intense, mattinate al mare, pranzi, caffè pomeridiani in compagnia di parenti e conoscenti, ma, il mio9 forte era trascorrere intere giornate in campagna con un cugino di mio padre, questo era il luogo fulcro delle nostre vacanze, perchè le bellissime vacanze degli anni precedenti, mi avrebbero dato la possibiità di gestire le vacanze come su una scacchiera, dalla nostra casa al 76 di via Tripoli, a Castellammare del golfo, come un campo base dove organizzavamo le giornate, tra un invito e l'altro, trascorrevo la maggiorparte del mio tempo proprio in campagna ocn i cugini di mio padre, e non solo, nell'estate del 1981, siamo stati invitati , io e i miei, al matrimonio di una parente di mio padre, giornata memorabile, bellissima, con una serata che ricordo sempre con molto piecere, e per l'occasione ho suonato per gli sposi una piccola pianola che avevo in Siciia all'epoca, fantastico. Ma le sorprese non erano ancora finite: ho trascorso intere giornate in compagnia di cugini di mio padre venuti dall'America per le vacanze estive, qui sono stato protagonista di incontri wow, e sognavo l'America con i loro racconti di pezzetti di vita quotidiana, mi sentivo ispirato ed elettrizzato, di tanto in tanto, mi cpaitava di trovarmi vicino a qualche signora scalza. Durante questa vacanza tanti sono stati i pranzi e le cene trascorsi in compagnia di parenti di mio padre, ma anche di mia madre: infatti, ho trascorso un intera giornata in campagna da cugini di mia madre, perchè in Sicilia quando ti invitano, spesso  lo fanno per l'intera giornata, pranzo e cena. Chissà come, quella giornata si è rivelata per me bella, in allegra compagnia, fra pranzo lunghissimo, pomeriggio in musica, barzellette, risate e signore scalze, e poi la cena, e poi ancora risate fino a notte fonda. La mattina dopo ecco un'altro invito a sorpresa questa volta per la serata, anche qui, mi sono divertito, vicino al mare, la tabaccheria di un cugino di mio padre attirava la mia attenzione, mentre trascorrevo ore ed ore ad ascoltare la musica con loa mia radiolina del tempo, e anche qui c'era una signora scalza, e mentre scendeva la sera, il profumo della pizza catturava la mia attenizione, poi, ancora musica e risate fino a notte fonda. Ma, il giorno dopo, mentre eravamo tornati in campagna dal cugino di mio padre, accade un qualcosa di magico, infatti, la mia vacanza si sarebbe prolungata, la figlia del cugino di mio padre, (Francesca), sarebbe venuta con noi a Chiuduno, all'epoca, io e Francesca giocavamo insieme, lei era una bambina, andavamo d'accordo, e quando ho capito che saremmo tornati a Chiuduno in sua compagnia, non stavo nella pelle, dopo tutti quei giorni in Sicilia mozzafiato, anche il mio ritorno a casa sarebbe stato wow; e così è stato: ma qui c'è da fare un passo indietro: solitamente, la sera prima di tornare a casa, tutti i parenti venivano a casa a salutarci, erano serate per me incredibili, solenni, come se dovessimo partire per l'Australia, ma era bellissimo, abbracci e baci, caffè a più non posso, bottiglie d'acqua fresca che andavano e venivano per il caldo e per qualcuno, per l'emozione, e compagnia fino a notte inoltrata. Anche l'ultima cena del 1981 in Sicilia è stata così, ma questa volta non ero triste per la fine delle vacanze perchè, il giorno dopo sarei tornato a casa in compagnia. Il giorno della partenza è stato bellissimo, il pranzo al ristorante, e poi dopo un'altro lungo pomeriggio di saluti con abbracci e baci, il volo da Palermo a Linate con i miei e Francesca, e anche qui grazie a mia madre ho avuto una bella sorpresa: ho fatto una chiacchierata con il pilota mentre eravamo in volo, un momento bello, e anche divertente, quando ho chiesto al pòilota se il volo fiolava via liscio, lui mi ha risposto: Marco, le vie del signore sono infinite, fantastco, il pilota che ci stava portando a Linate è stato molto gentile, e mi ha anche divertito, molto umano. Tornati a casa a Chiuduno, ho trascorso altre belle giornate wow, passeggiate quà e là, qualche pizza, poi, sono arrivati i cugini di mio padre, e la coda di questa lunga vacanza da sogno andava ancora avanti come non volesse terminare mai, ma, aimè, nella vita tutto passa, così un bel giorno, Francesca è tornata a casa in Sicilia; tutto passa ma i ricordi belli restano. 

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