Le estati di Marco.

cap2. 

Correva l'anno 1979, sulla scia della bella estate dell'anno precedente mi preparavo ad un'altra estate wow, ma non avrei immaginato quanto wow si sarebbe rivelata l'estate del 1979. Il contesto e lo scenario dell'estate 79 è molto ricco intenso e particolare: prima bella sorpresa: una mattina, sono arrivati a casa nostra parenti di mio padre dall'America, fantastico, con la colonna soora delle canzoni per l'estate ho iniziato a trascorrere giornate intense, divertenti, in allegra compagnia, serate lunghe fino a notte fonda; passeggiate quà e là, e ore e ore in bicicletta nel cortile di via Montanari dove abitavo con i miei; già, perchè nell'estate precedente avrei imparato da solo, ad andare in bicicletta. Ho terminato l'anno scolastico, (quarta elementare), all'epoca studiavo pianoforte a Bergamo da un'insegnante non vedente; ebbene, l'insegnante di pianoforte, l'ultima lezione dell'anno di pianoforte, il giorno prima che partissi per la Sicilia, mi ha fatto una bella sorpresa: mi ha regalato una bicicletta; non stavo nella pelle, quella si è rivelata una bella giornata, inoltre ho trascorso la serata in compagnia di amici. 

Il giorno della partenza per le vacanze in Sicilia: memore delle belle vacanze dell'anno prima, non vedevo l'ora di tornare in Sicilia, e come l'anno precedente, io e mia mamma siamo partiti da soli questa volta in treno, 24h di viaggio, bello quel lungo viaggio in treno, e il giorno dopo, nel primo pomeriggio, arrivati a Palermo, siamo stati accolti da un cugino di mio padre con il quale abbiamo trascorso molte delle nostre vacanze estive. Wow, ritrovavo la magica atmosfera di Sicilia dell'anno prima, il sole, il mare, la campagna, il vento di scirocco, le mangiate in compagnia, le serate wow fino a notte fonda ma, c'è un ma, mentre trascorrevo bellissime serate insieme a 

ariella, cugina di mio padre con la quale abbiamo trascorso giornate memorabili, serate con pizzate, passeggiate, scherzi e risate, di lì a qualche giorno, la mia già bella vacanza siciliana, sarebbe divenuta ancora più bella: infatti, sono arrivati in Sicilia nostri amici bergamaschi venuti a trascorrere le loro vafcanze con noi, fantastico, da quel momento, avrei trascorso intere giornate al mare, belle divertenti e spensierate, mentre le canzoni di Viola Valentino mi facevano sognare; la immaginavo sulla spiaggia di Castellammare del golfo in riva al mare a piedi scalzi, infatti, tra un tuffo e un immersione marina, non mi lasciavo scappare l'occasione di osservare i piedi di qualche signora scalza in riva al mare. Quell'estate spopolavano: Viola Valentino, Donatella Rettore, Le Orme, Miguel Bose, Toto Cotugno, Adriano Celentano; come l'anno precedente, quando si usciva tutti insieme a mangiare la pizza la sera, ballavo a suon di jukbox, tra patate fritte e una pizza particolare: mio padre mi ha portato in una pizzeria sulla spòiaggia, locale di un suo cugino il quale preparava oltre alle pizze più comuni, una schiacciata, ma era di una bontà, uica, era un panino più grande fatto con un impasto che solo lui era in grado di preparare, buonissima, il profumo delle pizze, la musica, i profumi delle signore, mi sentivo come fossi in America, ed'è stato proprio in una di queste serate che, nella stessa pizzeria del cugino di mio padre, una gentile signora italo-americana, (siciliana), vedendomi ballare felice, ha salutato i miei e mi è venuta vicina, mi ha stretto la mano, mi ha dato loa classica monetina da inserire nel jukbox, e mi ha chiesto: Marco, vuoi bare con me le tue canzoni preferite? E io pòensavo: chi è colei angelo? Mio padre vedendomi imbarazzato mi dice: tranquillo va tutto bene, vai avanti a ballare; e vai, con le canzoni dei Beejes, io e la gentile signora misteriosa abbiamo blalato per più di un ora, fra la gioia e lo stupore dei presenti; risate.

 la signora aveva reso quella mia serata magica, da scrivere negli annali, quella sera abbiamo passeggiato per il paese fino a notte fonda. Le bellissime giornate con gli amici bergamaschi sono andate alla grande, la mattina al mare, poi a casa per il pranzo, e nel pèomeriggio, con la scusa del riposino, ci divertivamo a farci gli scherzi, nei giorni seguenti, ho chiesto della signora misteriosa del ballo in pizzzeria, ma non l'ho più riincontrata.  Le emozioni non erano ancora finite perchè, prima del ballo in pizzeria con la signora angelo, qualche giorno prima, sarebbe arrivato in Sicilia mio padre, così, insieme agli amici bergamaschi siamo andati alla Centrale di Palermo ad attendere il suo arrivo.  Questi, in Sicilia, sono momenti particolari; quella sera, tornati a casa a Catellammare con mio padre, sono venuti i parenti a salutarlo, una festa davvero, le caffettiere andavano e venivano, credo che il profumo di caffè lo sentissero per l'intero quartiere, e si finiva per sederci all'aperto davanti la porta fino a notte fonda a chiacchnierare e ridee, momenti unici e belli i cui ricordi mi hanno accompagnato nella vita, come le belle serate trascorse da altri parenti di mio padre, avevano un negozio sulla spòiaggia, la cugina di mio padre, mi cocolava, mi abbracciava, poi fra un gelato e un ghiacciolo, la serata proseguiva in allegra compagnia, anche qui c'erano di tanto in tanto, qualche signora scalza. Aimè, le vacanze per gli amici bergamaschi volgevano al termine, ma non per noi, io avrei trascorso ancora qualche settimana in Sicilia, prima di tornare a casa a Chiuduno contento di un'altra maica estate che, una volta tornati a casa, sarebbe rimasta un'altra magica estate di Marco. 

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