Il caffè di questa mattina.

"C’erano una volta cose preziosissime.

La parola data, quando valeva più di una firma fatta davanti al notaio.

La dignità quando non era mai in vendita, perché era l’unico capitale che una persona possedeva.

Il rispetto per le persone anziane, quando la vecchiaia significava esperienza, saggezza e autorevolezza.

I valori umani, civili, spirituali, quando valevano molto di più delle cose di valore.

Il tempo, quando scorreva a ritmi naturali, e la gente non aveva la necessità di guardare l’orologio o il cellulre ogni cinque minuti.

C’erano una volta poche cose: semplici e preziosissime...

Ci sono ancora, per le rare persone che ci credono. Ricordate un tempo, quando non c'era ancora il cellulare, quando si diceva: l'ha detto la televisione, come se tutto quello che diceva la televisione fosse oro, e ora siamo tutti qui a fare i moralisti a colpevolizzare internet, il cellulare, ma la vogliamo smettere di nasconderci dietro un dito con frasi fatte e prenderci per il culo? Prima si dava la colpa alla televisione, poi al telefono fisso, poi alle automobili e ai motorini, poi ai mezzi di trasporto, e poi a internet al computer e al cellulare, ma, per bacco, le cose ci sono e si usano, il vero problema è come perchè e per quali scopi si usano? Il tutto riconduce alla testa, e al cuore. é inutile lamentarsi quando poi noi per primi abbiamo e usiamo tutto ciò che c'è; in un intervista, il maestro Franco Battiato ha detto che internet, la tecnologia, sono dei doni, sta a noi farne un uso adeguato. Le sale cinematografiche sono quasi vuote non per colpa della tv del videoregistratore o delle app per film, ma perchè andare al cinema costa; i cd musicali costano, i dischi altrettanto, e potrei andare avanti all'inito. E allora basta con i falsi moralismi di comodo, con le frasi fatte, basta prenderci in giro; dobbiamo riimparare a rispettare noi stessi e poi gli altri.

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