Due chiacchiere.

Come erano belli quei tempi quando ci si incontrava con una bella stretta di mano,un bel sorriso,un abbraccio,erano tempi diversi,anche l'amore era diverso,si viveva di piccole cose,nella semplicità,con una lira in tasca la gente era felice,senza odio e ne indifferenza,ora il benessere per tante persone,ha distrutto i veri valori della vita

Era bello davvero quando bastava un panino e un bicchiere di vino per stare insieme, trascorrere una bella serata in allegria, in compagnia, e si improvvisava il più delle volte e, come si dice, le improvvisate riescono meglio. Non mi piace dare la colpa a questo o quello, al benessere o i soldi, o internet e il cellulare, ritengo queste, frasi per nascondersi il più delle volte dietro un dito, e dietro un dito molto spesso si nasconde una verità ancora più grave: il maestro Franco Battiato, durante un'intervista nel 2009 ha detto approposito di internet: internet è un dono, e aggiungo io: siamo noi che lo usiamo nel modo sbagliato, in realtà, la tecnologia in generale unisce, non divide le persone, non le allontana di per sè, ma dipende da noi, dalla testa. Mi è capitato di sentire ad esempio per organizzare una serata insieme ad amici di sentir dire: Ho guardato la mia agenda e ho libera la sera del 5 giugno alle 20,45; e magari siamo nel mese di gennaio; ma ci rendiamo conto? E magari l'amico della situazione abita a due isolati da casa tua, neanche se abitasse in Cina o in Giappone. E questo, non succede per colpa di internet, ne del cellulare, ma, succede perchè siamo presi da tanti impegni, il più delle volte superflui, e quindi poi scatta un meccanismo assai insidioso, subdolo, un meccanismo silenzioso che, può portare ad una psicodipendenza da non voglia di fare, di vedere gente, di uscire, e più si resta in casa e più non si ha voglia di fare; e in certi casi, tutto questo può portare nel tempo a serie conseguenze, esaurimenti, depressione ecc. Lo abbiamo visto con la pandemia da covid: non si poteva ne uscire, ne incontrarsi, ne abbracciarsi; e qui abbiamo rivalutato l'uso della tecnologia.  La cosa incredibile è che, quando poi ci si decide di trascorrere una serata insieme, ci si accorge che quella non voglia di fare, lascia il posto alla gioia, al piecere di trascorrere qualche ora in buona compagnia.  Ho alcuni compagni di scuola, che da trent'anni mi dicono: Marco, vengo a trovarti, devo venire a trovarti, voglio venire a trovarti e prendere un caffè insieme: li hai visti? io no, e, ogni volta che mi riincontrano per le vie del paese mi salutano dicendo: ciao, devo venire ancora a trovarti; e io rispondo con un sorriso: tranquillo, c'è più tempo che vita.

Invece mi è successo un bel mattino di sentire una amica o conoscente dire: ciao, se puoi, questa mattina mi trovi al tale bar, prendiamo un caffè insieme? Fantastico, ho trascorso mattine wow. Non è il tempo che manca, e non è nemmeno colpa della tecnologia, è invece colpa che parte da molto lontano, è la conversione interiore, il riscoprire i veri valori, è troppo facile dar colpa alle cose, ma tutto dipende da noi, dalla testa e dal cuore.. 

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