4 marzo 2024.

Monologo: Il giorno prima di partire.

Il giorno prima di partire, ti svegli al mattino, ti alzi e, qualunque cosa tù faccia o debba fare pensi: che bello, domani parto. Il giorno prima di partire, ti svegli ti alzi e fai la prima colazione come sempre ma è più bella perchè, domani parti, dopo di che, fra una commissione e l'altra, avverti il tempo che passa, ora dopo ora, e ogni tanto, fra una cosa e l'altra pensi: wow, domani parto; arriva l'ora di pranzo, ti siedi a tavola, contento consumi il tuo pranzo con più fame del solito perchè sei contento e pensi: tra un primo e un dolce e un caffè: domani parto. Il pomeriggio, con tutto il da fare o no, pensi: devo preparare la valigia per partire domani; anche il pomeriggio passa e quando arriva la sera dici: questa sera c'è in tv il mio film preferito poi a nanna, domani si parte. Cala la notte: stanco ma contento poggi la testa sul cuscino, e pensi: ora riposo qualche ora e poi si parte; quando va bene dormi qualche ora poi ti svegli, ti alzi e parti, quando non va bene, resti sveglio tutta la notte con un pensiero fisso: tra poco mi devo alzare prepararmi e partire; e ad un tratto finalmente suona la sveglia e pensi: è ora di alzarsi, si parte. L'attesa è terminata, è giunta l'ora di partire; prendi le tue cose, chiudi casa e parti. Tutto questo è vita. Tutto passa.


 Monologo: io, il giorno prima di partire.

Il giorno prima di partire mi sveglio al mattino contento e dico: che bello, domani parto, vado. La prima colazione insieme a mia moglie, la mia dolce signora Maria Grazia, bella già di per sè come il primo giorno, diventa ancora più bella e surreale, la mia signora accanto a me è seduta e scalza, fascinosa e affascinante dolcissima; dopo di che, mi tuffo nelle mie passioni, la musica, la scrittura le pubbliche relazioni, la corrispondenza epistolare, e chierata al telefono con un amico; mentre la mattina passa ogni tanto penso: che bello domani parto; tanto che ad un tratto mi siedo alla tastiera e sulle ali della gioia improvviso un tema musicale; il tempo passa ed'è giunta l'ora di pranzo, mentre sono a tavola con la mia famiglia penso e dico: che bello, domani volo in aereo, mi godrò il volo ascoltando la musica, terminato il pranzo, mi tuffo nuovamente nelle mie attività, l'arte la lettura, la scrittura, magari può succedere che nel pomeriggio esco insieme a mia moglie a mangiare un gelato o a prendere un caffè al bar e, fra un cappuccino e una brioche penso: devo preparare la valigia, domani mattina si parte. Ora dopo ora anche il pomeriggio passa ed'è sera, mentre mia moglie ai fornelli scalza prepara fascinosa la cena penso: che bello, questa sera dopo cena alla tv c'è il mio film preferito, lo seguo con mia moglie accanto corteggiandola, dolcissima lei a piedi scalzi, e ora dopo ora passa anche la serata, scende la notte: il silenzio si fa surreale, mentre appoggio la testa dolcemente sul cuscino, lei, la mia signora è accanto a me bellissima, e nel silenzio surreale della notte penso: tra qualche ora si parte. La notte pare non passi mai, ma mentre riposi ecco ad un tratto la sveglia che suona e mi dice: è ora di alzarsi. Finalmente, mi alzo, ma nello stesso tempo penso: peccato, l'attesa è terminata, perchè l'attesa di una partenza rende le giornate precedenti ancora più belle, anche se sei in pensione. é giunta l'ora di partire, ti alzi, ti prepari, prendi le tue cose, chiudi la porta di casa e vai, verso la tua destinazione, con la speranza di un prossimo viaggio, con i giorni dell'attesa tutti da vivere. Tutto questo è vita. Tutto passa. 

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