Il caffè di questa mattina.

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è il 17 gennaio 2024, l'anno aimè non l'ho cominciato bene, e aimè non procede in meglio almeno per il momento; gennaio infatti, avrebbe potuto essere un buon mese, un mese wow, almeno l'intenzione era questa ma, come al solito e così ormai da cinque anni, c'è subito l'uintoppo pronto a rovinare tutto; è sempre la solita storia; ma voglio essere ottimista che vada meglio nei prossimi giorni, nel frattempo, bene l'arte, la musica, i contatti, le pubbliche relazioni, i miei gruppi social quà e là, la corrispondenza epistolare, il mio spaqzio dedicato ai libri e la lettura, sono queste attualmente le risorse che mi ridanno energia, anche se il morale è sempre più che buono nonostante tutto.-- Pagina 2 --

Qui non si tratta solo di fattori economici, è dal 23 luglio del 2020 che, dico e sottolineo, che, nonostante tutto avrei tante ragioni per essere contento, e lo dimostra il fatto che, nei primi tre anni in pensione, nonostante gli alti e bassi che mi hanno non poco tormentato, ho vissuto dei periodi belli, a tratti bellissimi, ma nonostante questo, ogni tentativo di passo avanti ecco l'imprevisto pronto che arriva a rovinare tutto, e questo non va bene, perchè mi fa capire che, per raggiungere la mia terra promessa, (nuova normalità), dovrò lottare ancora e non poco, cercando di stare in guardia, di passi avanti ne ho fatti, ma evidentemente non bastano perchè purtroppo io ho anche un problema di carattere ambientale, dovuta a tanti piccoli cavilli che in passato oh sono stati risolti nel modo sbagliato, o sono stati lasciati da me lì, ad attendere il dopo, ma ho imparato che, il dopo quando torna sono guai seri; in tutti i sensi, eppure la morte di mio padre il 19 giugno 2012 per un tumore al cervello, mi ha insegnato qualcosa, ad altri forse no, e questo è un'altro bel guaio. Ma andiamo avanti, mai fermarsi, chi si ferma è perduto.-- Pagina 3 --

Come è nel mio carattere, io continuo per la mia strada a seminare, nell'attesa di nuovi raccolti sostanziosi, la speranza che diventa luce per andare avanti nel cammino; e se da un lato, questa speranza mi fa andare avanti, lottare, gioire delle piccole cose, dall'altro lato è inevitabile l'esasperazione, la rabbia, la stanchezza, e non si tratta di rabbia voluta, ma dovuta; in realtà infatti, ho nonostante tutto, ho le carte in regola per essere felice, ma, la serenità, quella è tutta un'altra storia, perchè, se non c'è una tranquillità ben solida e consolidata la serenità non arriva.-- Pagina 4 --

Dal 5 agosto 2020, in pensione, ho trascorso delle belle giornate, dei cicli a tempo determinato belli che mi sono stati di grande aiuto per rimettermi in piedi, ma, solo quando avrò raggiunto la terra promessa, (nuova normalità), potrò dire di essere tornato anche sereno. Purtroppo, nonostante ho una vita bellissima, vissuta, il problema ambientale non mi aiuta molto, e di conseguenza devo lottare più del dovuto, e lottare più del dovuto comporta una resistenza psicofisica, non indifferente, il tutto compklicato dalla mia non buona salute a causa della mia patologia connessa alla mia disabilità, e allora ci vogliono tante energie, e qualche diversivo in più  per mantenere buono il morale, buono, non alto, il morale alto arriva quando si è sereni o quando raggiungi un obbiettivo, e io ho provato anche questo nella vita, e quando arriva è bellissimo, è un'attimo, la felicità. Come recita una canzone di Viola Valentino: perchè passo dopo passo inciamperò di nuovo in un sorriso, lasceremo la tristezza e bucheremo il cielo, questo cielo con un dito. 

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