Il bello delle parole.

Il bello delle parole: le parole non esistono per caso, ne per bellezza, le parole non vanno sentite, ma ascoltate; esempio: non vedente, non udente, toccare, osservare. Spesso si usano parole alternative pensando che hanno lo stesso significato delle parole relali, ma non è proprio così: infatti, ci si trova spesso ad avere a che fare con fraintendimenti a volte spiacevoli, quando invece, sarebbe tutto più semplice, usare le parole per quello che sono e significano: il non vedente è cieco, il non udente è sordo; toccare, si toccano le cose, gli oggetti, osservare, osservare con lo sguardo o come per un cieco a tatto, anche la parola tatto ha un suo ben preciso significato a seconda dei casi; per dire qualcosa ci vuole tatto, quindi, rispetto verso la persona, e, anche per il cieco che osserva l'altra persona per conoscerla, quando osserva una mano o un piede di una signora, va fatto a tatto ma con tatto, quindi con rispetto; solitamente un cieco non tocca una persona ma la osserva, la può toccare se si tratta di sua moglie, dopo di che, il cieco solitamente osserva, è una differENZA SOTTILE MA IMPORTANTE PROPRIO PER IL RISPETTO DELLA PERSONA. sENTIRE E ASCOLTARE, Vedere e guardare, c'è una differenza sottile ma determinante. Se provassimo ad ascoltare, guardare, osservare, si eviterebbero inutili situazioni spesso spiacevoli. Ciò che è essenziale è invisibile all'occhio. E cosa bella: questa frase l'ha scritta una persona vedente.Meditate gente, meditate. 

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